Da Cervellati e Di Mascio un libro sull’evoluzione della professione di wealth manager
Il volume esamina le opportunità offerte dalle nuove frontiere dello sviluppo It

Il libro di Antonello Di Mascio ed Enrico Maria Cervellati, intitolato Wealth Manager con sottotitolo L’evoluzione del ruolo tra intelligenza artificiale e finanza comportamentale è il primo che affronta in modo organico il rapporto tra il wealth management e l’intelligenza artificiale (Di Mascio già nel 2018 aveva pubblicato Wealth Management e Fintech e nel 2021 La Banca del Terzo Millennio scritto con Maurizio Primanni) dal punto di vista non solo dell’industria nel suo complesso ma soprattutto da quello del wealth manager, del consulente che tutti i giorni deve comporre un puzzle che si traduce in dilemma quotidiano.

Allineamento di interessi

Come far convergere l’interesse del cliente con quello dell’intermediario, come coniugare le proprie aspirazioni con la complessità del mercato e le istanze delle direzioni marketing o delle società prodotto?
Il libro propone un approccio ben preciso. Il mondo del wealth management è fortemente permeato da ciò che accade intorno a se e dalla tecnologia in generale (Robo e Ia) e per questo richiede la capacità da parte del wealth manager di adottare la finanza comportamentale come metodo di lavoro quotidiano al fine di gestire in modo appropriato ed etico ogni suo cliente. L’adozione della finanza comportamentale come metodo e della tecnologia dell’Ia come strumenti consentono al wealth manager di conoscere in profondità i propri clienti, di ottimizzare il tempo, di generare performance per il cliente e ricavi stabili per l’intermediario.
Il superamento degli errori comportamentali del cliente (ma anche i propri del consulente) è quindi l’obiettivo primario del wealth manager perché in questo modo può ottenere due conseguenti risultati.

Ruolo da formatore

Da una parte svolge il ruolo sociale di educatore finanziario, dall’altra la generazione di ricchezza attraverso la performance si può tradurre in consumi e quindi sostegno alla crescita del Paese. Di Mascio e Cervallati insistono molto proprio sul ruolo etico e sociale del wealth manager che, in una ottica sistemica, sono motori di sviluppo economico per un Paese ricco di risparmio. Il libro infine pone la domanda di come sarà la convivenza tra i consulenti e l’intelligenza artificiale fra 15 anni: la riposta degli Autori si manifesta con
quattro scenari ai quali è associata una probabilità di realizzazione: collaborazione, convivenza, competizione e sostituzione. Molto interessante è poi l’interlocuzione degli Autori con ChatGpt.

Fonte: Bluerating Private – RED