Collaborazione o sostituzione. La finanza non può perdere la sfida con l’intelligenza artificiale | Il libro di Antonello Di Mascio e Enrico Maria Cervellati

 

L’Italia è un paese povero di materie prime ma ricco di risparmio privato. Possiamo considerare il risparmio privato come una materia prima che trasformata contribuisce alla crescita del paese? Il libro “Wealth Manager: l’evoluzione del ruolo tra intelligenza artificiale e finanza comportamentale” (EGEA Editore, Antonello Di Mascio e Enrico Maria Cervellati, Milano 2024) affronta questo tema e lo contestualizza all’interno di uno scenario evolutivo e di transizione nel quale irrompe con impeto l’intelligenza artificiale.  

Nella quarta di copertina leggiamo: «la nuova normalità economica (deglobalizzazione, inflazione e tassi di interesse positivi), l’innovazione tecnologica sempre più rapida (big data, intelligenza artificiale, metaverso), il nuovo multilateralismo geopolitico, la tutela dell’ambiente e della società, le transizioni in atto (energetica, demografica, digitale) influenzano la gestione del risparmio mondiale. Per un Paese come il nostro, privo di materie prime, ma ricco di intelligenza e di risparmio privato, un Wealth Management efficiente e innovativo è una condizione necessaria per affrontare le prossime sfide. Esso, infatti, può contribuire — attraverso l’allocazione efficiente del risparmio e la creazione di performance, ossia di nuova ricchezza — al sostegno dei consumi e quindi della crescita del Paese. In questo contesto, i Wealth Manager giocano un ruolo strategico e diventano motori etici di sviluppo attraverso la gestione della relazione con tutti i loro clienti».  

La competenza e la professionalità, l’empatia e l’umanità consentiranno ai Wealth Manager di fronteggiare le sfide in atto e la concorrenza degli algoritmi.

Molto interessante è il capitolo sulla convergenza degli interessi di tutti gli attori in campo (intermediari, clienti, consulenti, società prodotto, direzioni marketing, fintech) che affronta il lavoro quotidiano dei consulenti sotto il profilo etico e mostra come analizzare la loro attività di consulenza in termini di efficienza allocativa e di equità dei costi sostenuti dal cliente.  I principi di efficienza allocativa e di equità, sostengono gli autori, possono essere raggiunti attraverso l’adozione della finanza comportamentale come metodo di lavoro al fine di ridurre gli errori comportamentali della clientela nelle decisioni di investimento.

La tecnologia, nelle sue molteplici form,e tra le quali spicca l’intelligenza artificiale, è certamente un supporto utile al consulente per gestire relazionalmente ed efficacemente i suoi clienti. La domanda che pongono gli autori allora è se la tecnologia è da considerarsi una alleata o un competitor. Se essa è al di fuori degli intermediari diventerà un concorrente, se adottata all’interno sarà un supporto. La scrittura semplice e veloce non deve trarre in inganno circa la profondità delle riflessioni riportate nel libro, frutto di una esperienza profonda degli Autori nel wealth management. L’ultimo capitolo infatti affronta il tema delicato del rapporto tra consulente ed algoritmi e riporta un dialogo con due sistemi di intelligenza artificiale sul futuro del ruolo dei consulenti stessi.

Fra 15 anni come sarà lo scenario che avremo davanti? Gli autori presentano quattro possibili alternative. Per quanto sia difficile immaginare l’evoluzione dei prossimi dieci o quindi anni, a loro avviso è possibile affrontare la prospettiva con un approccio storico: quanto è cambiata la nostra vita negli ultimi dieci anni? ma dieci anni fa le risorse tecnologiche disponibili erano sensibilmente inferiori rispetto ad oggi il che ci porta a concludere che nei prossimi dieci anni il salto in avanti nell’uso della tecnologia nella vita quotidiana sarà sensibilmente superiore a quanto accaduto nel recente passato. L’innovazione non procede in modo lineare ma esponenziale poiché ogni giorno qualcosa migliora e potenzia qualcosa del giorno prima. Restano ovviamente i salti quantici conseguenti alle innovazioni distruttive. I quattro scenari presentati sono: 

Scenario della Convivenza.  I clienti segmentano gli intermediari: i clienti più autonomi e generalmente con patrimoni elevati utilizzano gli uni (consulenti) e gli altri (Robo e AI) diversificando quindi per controparte. I consulenti mantengono un ruolo prevalente ma devono accettare una continua comparazione. 

Scenario della Collaborazione.  I consulenti utilizzano i robo e l’AI per servire meglio i loro clienti ed ottenere maggiore efficienza allocativa ed offrire un miglior livello di servizio basato sulla personalizzazione e la disponibilità.

Scenario della Competizione.  Il cliente utilizza in modo selettivo i supporti dei consulenti e quelli dei Robo e dialoga in modo autonomo con l’AI ed agisce in modo opportunistico. Il cliente in questo caso intermedia il consulente imponendo le scelte dell’AI

Scenario della Sostituzione. Nascono operatori con modelli di business basati su servizi di Robo e AI che si pongono in modo alternativo ai consulenti. Nascono modelli organizzativi con modelli di servizio di Digital Advisor sia negli incumbents sia al di fuori di operatori tradizionali

Se la gestione del risparmio di tutte le famiglie degli italiani è propedeutica allo sviluppo del paese, il ruolo e la capacità dei consulenti di evolvere diviene una questione centrale. Quanto più saranno preparati tanto più renderanno consapevoli i clienti sulla necessaria pianificazione finanziaria e tanto più consapevolmente questo ultimi investiranno. Secondo gli autori inoltre è necessario tener presente che quanto più l’AI si svilupperà – grazie anche all’apprendimento reciproco tra le differenti AI – tanto più invasiva sarà l’innovazione tecnologica nella vita sociale e tanto più pericoli dovranno essere gestiti. Anche il wealth management sarà fortemente influenzato e solo la fiducia e la professionalità dei consulenti potranno fungere da anticorpi a tutela dell’industria del risparmio e del sostegno alla crescita del Paese.

Fonte: Riparte l’Italia | Osservatorio