Il modulo andrà a trattare la valorizzazione delle difficoltà, del dolore e degli errori per far emergere il meglio di Sé e riattivare talenti e competenze per affrontare la complessità e il cambiamento. 

Il Kintsugi, letteralmente “riparare con l’oro”, è un’antica tecnica di restauro giapponese, ma ha profonde radici nella filosofia zen. La pratica nasce dall’idea che dall’imperfezione e da una ferita possa nascere una forma ancora maggiore di perfezione interiore ed esteriore.

Gli obiettivi del modulo sono molteplici: innanzitutto comprendere gli elementi necessari e applicare gli strumenti più efficaci per gestire al meglio le difficoltà, gli errori e il cambiamento, sia con sé stessi sia nella relazione con gli altri. Poi acquisire informazioni, suggerimenti e consapevolezze utili ad affrontare con maggiore efficacia, proattività e positività la complessità del contesto odierno, che è dominato dall’incertezza e dai cambiamenti repentini. Infine allenare la capacità di adattarsi al cambiamento, di vivere l’errore come esperienza costruttiva, di ripartire dopo una battuta d’arresto rapidamente e positivamente, e guidare gli altri nel fare lo stesso. Di seguito i macro-temi affrontati:

• Kintsugi: le origini, il significato e la filosofia
• Il ruolo del dolore nel percorso dell’esperienza
• Gestire i propri errori e gli errori altrui.
• Le emozioni, gli autosabotaggi e i pensieri limitanti
• Far emergere il meglio di sé: self coaching & self empowerment. Far emergere il meglio dagli altri: coaching & mentoring
• Il talento e il potenziale inespresso
• Affrontare le complessità con un mindset aperto e positivo.
• Gestire il cambiamento come opportunità. Decidere nell’incertezza
• Intentional resiliency framework: rinforzare la capacità di rialzarsi