«Je tiens î’affaire!» gridò al fracello Jean François Champollion esattamente due secoli fa, il 14 settembre 1822, quando, sfruttando la conoscenza de| copto, che aveva studiato nonostante fosse una lingua morta, identificò per primo il nome del faraone Ramses in un cartiglio gettando così |e basi per l’interpretazione dei geroglifici contenuti (assieme alla scrittura demotica e greca) nel|a famosa Stele di Rosetta.
Sopraffatto dall’emozione, perse i sensi e fu costretto a passare i successivi cinque giorni a letto; ma era indubbio che sì, aveva trova to la soluzione! Nella sua “Sinossi de| sistema geroglifico degli antichi egizi”, pubblicata due anni dopo, era riuscito a deci£rare quasi 500 tra pąrole e gruppi di parole dell’antica lingua egiziana. E senza essere ancora mai stato in Egitto!
Conoscere l’alfabeto, quindi, di qualsiasi a|fabeto si tratti, è fondamentale per comprendere il contesto cui ci si riferisce. A maggior ragione in finanza, tanto più ora, quando un ampio corpus di studi empirici ha mostrato che le nozioni economico-finanziarie di base, ciò che comunemente chiamiamo “alfabetizzazione finanziaria”, sono altamente rilevanti nelle scette essenziali che gli individui compiono in vari momenti de|la loro vita; padroneggiarle in modo approfondito permette quindi alle persone di ridurre il rischio di divenire finanziariamente fragili o addirittura riimanere escluse dai servizi finanziari di base.